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COSTELLAZIONE DEL LEONE
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Nello zodiaco troviamo la costellazione del Leone dopo quella del Cancro e prima di quella della Vergine. La mitologia greca ci ha lasciato due miti molto diversi fra loro sull’origine di questa magnifica costellazione, così come per 42 delle 88 costellazioni moderne. Da un lato c’è l’eroe Eracle e la sua prima fatica, dove affronta il Leone di Nemea giocando di astuzia e forza; dall’altro abbiamo una bellissima e toccante storia d’amore: quella di Piramo e Tisbe.
Costellazione del Leone - Il leone di Nemea (prima fatica di Eracle)
Nella prima delle dodici fatiche, Eracle deve portare la pelle del Leone di Nemea ad Euristeo, re di Tirinto. Uccidere questa belva è quasi impossibile, perché il suo manto è impenetrabile; non può essere trapassato nè da frecce, nè da lance o spade e nessun metallo può scalfirlo. Seppur l’eroe riuscisse a ucciderlo, probabilmente non saprebbe come scuoiarlo. Eracle si mette alla sua ricerca e, quando lo trova, lo affronta. Dopo una lunga ed estenuante lotta, Eracle riesce a passargli un braccio intorno al collo e a strangolarlo. Bene, ora però deve capire come scuoiarlo. Trova uno stratagemma geniale: usa i suoi stessi artigli! La pelle diventerà poi la pelliccia che l’eroe indossa e la testa sarà il suo elmo. Zeus, per la fama del leone di essere il re degli animali, decide di concedergli un posto nel cielo, tra le stelle, formando la costellazione del Leone.
Costellazione del Leone - Piramo e Tisbe
Piramo e Tisbe erano due ragazzi di Babilonia follemente innamorati l’uno dell’altra. I loro genitori non approvavano la loro unione e così pianificarono una fuga d’amore. Tisbe sgattaiolò fuori per prima ma, mentre ancora aspettava Piramo, una leonessa si avvicinò alla fonte lì vicino per dissetarsi. Tisbe andò di corsa a nascondersi. Nel frattempo, Piramo arrivò al punto d’incontro, trovando solo il velo che Tisbe aveva perso nella fuga e che la leonessa aveva strappato e lasciato sporco del sangue di qualche recente preda. Piramo, vedendo solo il sangue e le impronte di un feroce animale, si disperò. Estrasse quindi uno stiletto dalla federa sul suo fianco e se lo piantò nel ventre. Tisbe tornò e vide il corpo del suo amato disteso e insanguinato. Rabbrividendo, si avvicinò a Piramo e piangendo lo prese tra le braccia; lui riuscì per un attimo ad aprire gli occhi ma, dopo averla guardata, li richiuse per sempre. Lei decise di seguire l’amato nella sua sorte, pregando che i genitori lasciassero almeno che fossero sepolti in un’unica tomba. Il leone fu catturato e ucciso e gli dei lo posero tra stelle come monito, che non si impedisca ai ragazzi di amarsi. A questo link troverete un approfondimento astronomico sulla costellazione, qualora foste interessati.