COSTELLAZIONE DELL' AQUARIO

rappresentazione della costellazione dell'acquario con la costellazione sovrapposta

La costellazione dell’Aquario, spesso chiamata erroneamente costellazione dell’Acquario (pensando giustamente che grammaticalmente sia corretto così) è una delle 88 costellazioni conosciute oggi e una delle 12 costellazioni dello Zodiaco; la troviamo tra il Capricorno e i Pesci. E’ anche descritta da Igino nella Mitologia Astrale, dove racconta i miti e le leggende greche nascoste dietro le costellazioni. La costellazione dell’Aquario ha infatti diverse connessioni con la mitologia greca e ora vediamo quali sono. Nell’immaginario collettivo si visualizzava, nella costellazione, un uomo che versa dell’acqua da una brocca e abbiamo tre alternative sulla sua identità. Potrebbe essere Ganimede, rapito da Zeus e nominato coppiere degli Dei (da qui l’atto di versare l’acqua). Un’altra ipotesi è che si tratti di Cecrope, il primo re di Atene e dell’Attica, che tra le stelle ricorda che al suo tempo i sacrifici agli Dei si effettuavano con l’acqua, poiché il vino non era ancora mai stato prodotto. L’ultima alternativa è quella che vede Deucalione, sopravvissuto al diluvio universale scatenato da Zeus durante l’età del ferro e l’acqua versata starebbe a simboleggiare la quantità di acqua caduta in questa occasione.

LA MITOLOGIA DELLA COSTELLAZIONE DELL' AQUARIO

Il ratto di Ganimede

La versione più diffusa e accreditata è quella che ipotizza che il protagonista della costellazione dell’Aquario sia Ganimede, un bellissimo ragazzo originario di Troia. Il mito, che racconta del rapimento di Ganimede da parte di Zeus, narra che il padre degli Dei, innamorato di Ganimede, si trasformò un’aquila e in questa forma rapì il ragazzo troiano e se lo portò sull’Olimpo. Per fare in modo che potesse restare lì senza destare i sospetti della moglie Era, lo nominò coppiere degli Dei. Da qui l’immagine dell’uomo nella costellazione che versa l’acqua da una brocca, motivo per cui non la costellazione dell’Acquario, che sappiamo tutti essere un contenitore per pesci. Nel frattempo Troo, il padre di Ganimede, era disperato per la scomparsa del figlio; allora Zeus spedì Ermes a tranquillizzarlo, dicendogli di spiegare a Troo che suo figlio ora viveva beato tra gli Dei. In più gli fece consegnare due bellissime cavalle come consolazione. Il baratto al tempo degli Dei.

Cecrope, il primo re di atene

Un’altra versione identifica l’uomo nella costellazione dell’Aquario con Cecrope, che fu il primo re di Atene e dell’Attica; la regione da lui prese il nome di Cecropia. Cecrope era figlio di Gea (o Gaia, la Terra) e aveva un corpo per metà umano e per metà rettile. Costui sposò Agraulo, figlia di Atteo, e con lei ebbe quattro figli, un maschio e tre femmine: Erisittone, Erse, Aglauro e Pandroso. Erse, Aglauro e Pandroso divennero poi ancelle di Atena e le incontriamo nel mito di Erittonio e dell’Invidia. Si dice che Cecrope sia volato tra stelle per ricordare la sua antica e regale stirpe, ma soprattutto per commemorare gli antichi sacrifici agli Dei che al suo tempo si effettuavano con l’acqua, poiché non era ancora mai stato prodotto il vino. Vi lasciamo un approfondimento dal lato astronomico a questo link.

Deucalione e il diluvio universale

Una terza versione ipotizza che l’uomo nella costellazione sia Deucalione, unico sopravvissuto (insieme a sua moglie Pirra) al diluvio universale che Zeus ha scatenato per eliminare la razza umana (ne pariamo qui). Sulla loro barchetta, Deucalione e Pirra giungono al monte Parnaso, e vedendoli pregare, Il padre degli dei placa la sua ira e mette fine al diluvio. Mentre l’acqua si ritira e tutto torna al suo posto, Deucalione e Pirra rivolgono le loro preghiere a Temi, chiedendole come fare per ripopolare la terra. Temi gli comunica di lanciarsi alle spalle le “ossa della Terra”. Deucalione intuisce che le ossa sono le pietre e così i due seguono alle istruzioni. Piano piano le pietre lanciate si ammorbidiscono e iniziano a modellarsi prendendo forma di statue per poi trasformarsi in carne e vene. Dalle pietre di Deucalione nascono gli uomini; da quelle di Pirra nascono le donne. Con il passare del tempo anche gli animali ripopolano la Terra con forme vecchie e nuove. Tra queste creature c’è anche il grande Pitone, che verrà ucciso da Apollo. Tornando alla costellazione dell’Aquario, la brocca d’acqua in questo caso è un simbolo per ricordare l’enorme quantità di pioggia caduta a quel tempo.