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Costellazione dell'orsa maggiore

(E DEL GRANDE CARRO)

Rappresentazione della costellazione dell'orsa maggiore
Rappresentazione della costellazione dell'Orsa Maggiore

La costellazione dell’Orsa Maggiore è una delle 88 costellazioni conosciute oggi, nonché una delle 42 costellazioni che Igino elenca nella sua “Mitologia Astrale“, dove racconta le leggende che ne spiegano l’origine. Il mito più diffuso dietro la costellazione dell’Orsa Maggiore è quello di Callisto, amante di Zeus con un triste destino, in cui si intreccia quello del loro figlio Arcade, che prende posto nella costellazione dell’Orsa Minore oppure in quella di Artofilace.

Zeus e Callisto

La storia inizia con Zeus che, dall’alto dell’Olimpo, sta cercando di sistemare e mettere in ordine la Terra dopo che lo scellerato Fetonte ha bruciato tutto il pianeta, per il capriccio di guidare il carro di suo padre, Elio.

Osservando il suo lavoro, al padre degli Dei cade l’occhio sulla bella Callisto e la desidera immediatamente. Callisto è una fanciulla di Nonàcre, nell’Arcadia ed è figlia di Licaone (quello che Zeus trasformò in un lupo). La ragazza fa parte del seguito di Artemide ed è abile con l’arco e nella caccia. Quando Zeus la vede entrare in un bosco e sdraiarsi sull’erba, si lancia giù verso l’Arcadia, travestito da Artemide.

Come tutte le fanciulle che fanno parte del seguito della dea, Callisto ha giurato di restare casta. Appena si vede la Dea davanti, la fanciulla si alza per lodarla ma Zeus subito si rivela e le si avvinghia addosso e, mentre lei cerca di dileguarsi, la fa sua. Soddisfatto il suo desiderio, il padre degli Dei se ne torna sull’Olimpo. La fanciulla, piena di vergogna per sè stessa, non rivela a nessuno l’accaduto e torna mestamente alla sua vita di cacciatrice.

Arcade e la vendetta di Era

Un giorno, dopo nove mesi, durante una passeggiata, Artemide (quella vera) propone alle sue ragazze di fare il solito bagno nude in un ruscello. Tutte acconsentono, tranne Callisto. Le compagne la incitano ma lei prova in tutti i modi ad evitare la situazione, finché le ragazze la prendono e lo spogliano. Restano tutte scioccate, perché ora è evidente che Callisto è incinta. Scoperto il segreto, Artemide insulta la povera fanciulla, convinta che abbia infranto il giuramento di restare vergine e la caccia per sempre dal suo seguito. Arriviamo al momento in cui il bambino nasce; il suo nome è Arcade.

Era, naturalmente a conoscenza di tutto il fatto e piena di gelosia, aspettava solo il momento giusto per scatenare la sua vendetta sulla povera malcapitata. Secondo Era, Callisto non solo era colpevole che Zeus si fosse invaghito di lei, ma ora, dando alla luce il bambino, avrebbe anche fatto sapere a tutti del tradimento, mettendo lei in imbarazzo. Allora la Dea si presenta da Callisto e, mentre questa la implora di lasciarla in pace, la trasforma in un orso.

La nascita della costellazione dell'Orsa Maggiore

Callisto trascorre 15 anni in questa forma, fuggendo dalle belve che prima adorava cacciare. Un bel giorno, si trova davanti proprio Arcade. Callisto si pietrifica, riconoscendo il figlio. Arcade invece, completamente ignaro, si sente minacciato da quell’orso che lo sta fissando e prende un dardo, deciso a trafiggere quella che in realtà è sua madre. Ma prima che la tragedia possa compiersi, arriva Zeus, che avvolge i due nel vento e li trasforma.

Callisto muta nella costellazione dell’Orsa Maggiore e Arcade in Artofilace (o Boote), cioè il custode dell’Orsa, oppure, secondo altre versioni, nella costellazione dell’Orsa Minore.

L'incontro tra Callisto e Arcade, dal mito della costellazione dell'orsa maggiore oppure della costellazione dell'orsa minore
L'incontro tra Callisto e Arcade

Era, ancora più sdegnata dal fatto che suo marito ha concesso a Callisto l’onore del catasterismo, si lamenta con Oceano, al quale chiede anche di non aprire le sue porte al passaggio dell’orsa; il Titano Oceano era visto come un grande fiume che avvolgeva la terra e, “spalancando le sue porte” dell’orizzonte, permetteva al sole e ai corpi celesti di tramontare. Ed è per questo motivo che, secondo la mitologia greca, questa costellazione sembra appunto non tramontare mai, cioè è visibile tutto l’anno.

Di questo mito, diversi poeti hanno scritto la propria “versione”, ad esempio Apollodoro, Arato o Eratostene; sostanzialmente ciò che cambia in queste varianti è chi trasforma Callisto in un orso e chi le concede il catasterismo; la trama, resta la stessa, ossia Zeus che si invaghisce di lei e le fa una vera e propria violenza, lasciandola al suo triste destino a cui si pone rimedio trasformando lei nella costellazione dell’Orsa Maggiore e suo figlio Arcade nella costellazione o di Artofilace, cioè il custode dell’Orsa o dell’Orsa Minore. Se vi va di approfondire astronomicamente la questione di entrambe le costellazioni, potete farlo qui.

La costellazione del Grande Carro

La costellazione del Grande Carro nella costellazione dell'Orsa Maggiore

La costellazione del Grande Carro (o Carro Maggiore) è costituita da sette stelle che fanno parte dell’intera costellazione dell’Orsa Maggiore. Proprio per questo motivo è in realtà scorretto riferirsi ad essa come ad una costellazione; si tratta piuttosto di un asterismo.

Questo asterismo è mitologicamente legato alla costellazione del Boote (o Artofilace, o anche Arturo, dal nome della stella più luminosa della costellazione) perché il Boote, se non è identificato con Arcade, è visto come un bovaro”, cioè un pastore. Questo pastore guida proprio il vicino Grande Carro, trainato da due buoi. E questi due buoi sarebbero due stelle delle sette che formano il grande carro

Elice e Cinosura - orsa maggiore e orsa minore

Un’altra versione vuole invece che la costellazione dell’Orsa Maggiore e quella Minore siano le ninfe Elice e Cinosura, due delle ninfe che allevarono il piccolo Zeus a Creta, quando venne nascosto in una grotta dalla madre Rea per nasconderlo al padre Crono. Infatti Crono divorava i suoi figli appena nascevano, per scongiurare una profezia secondo cui uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato. Quando l’ultimo dei figli, Zeus appunto, nasce, Rea trova uno stratagemma per impedire anche a questo neonato il triste destino: lo nasconde in una grotta sull’isola di Creta e a Crono fa inghiottire una pietra avvolta in fasce.

La Grotta di Zeus a Creta
La grotta di Zeus a Creta

Nella grotta di Creta, le ninfe Elice e Cinosura si prendono cura del piccolo Zeus mentre i Cureti battono le lance contro gli scudi, all’ingresso della Grotta, per coprire i suoi pianti. Insieme alle due ninfe, spesso si cita anche la capra Amaltea come nutrice del futuro padre degli Dei, che ha il ruolo fondamentale di allattarlo. Per ringraziare le ninfe delle cure che riservarono a Zeus, vennero poste nel cielo, tra le stelle.

Informazioni essenziali

Nome Latino Costellazione

Ursa Major

Emisfero

Boreale

Mitologia

Versione mito 1

Callisto

Versione mito 2

Elice e Cinosura
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