Cerca

Atena - Minerva

La dea della saggezza e della guerra

La dea Atena è figlia del dio Zeus e dell’oceanina Meti ed è una dei dodici dei dell’Olimpo (qui potete consultare una comoda mappa concettuale ad albero genealogico). I romani la identificavano come dea Minerva. E’ la dea della saggezza e della guerra e i suoi principali attributi sono l’olivo, albero a lei sacro, la civetta, sua fedele compagna e l’Egida, il suo scudo. A differenza del fratellastro Ares (Marte), che presiede e incita principalmente alla violenza e alla brutalità dell’arte bellica, lei è una vera e propria guida per i soldati e per gli eserciti, ed è una stratega

Probabilmente questa virtù la eredita dalla madre; Meti è infatti una divinità che protegge il senno, cioè la facoltà di ragionare e prendere decisioni con cognizione di causa.

Ma Atena non è solo questo; la sua divinità si estende anche alla difesa delle città e ad alcuni ambiti dell’artigianato, come la tessitura e la ceramica.

Nel quadro della sua attività in ambito guerresco, ci sono dei particolari personaggi che lei protegge e sostiene continuamente, sempre invisibile e silenziosa ma comunque al loro fianco per dare quel pizzico di forza o di coraggio in più: gli eroi.

Atena dea della saggezza e della guerra - rappresentazione della dea minerva, o dea atena
Atena o Minerva

La protettrice degli Eroi

Ci sono svariati esempi della costante presenza della dea al fianco degli eroi. Più volte la vediamo accanto ad Eracle (Ercole), ad esempio quando l’eroe, durante la sua undicesima fatica, deve sostituire Atlante e reggere il peso del mondo al suo posto: la dea Minerva si posiziona dietro di lui e, con un leggero tocco, lo aiuta.

Anche Perseo riceve questo onore, quando uccide Medusa; l’eroe poi dona la testa della Gorgone alla dea, che la fissa al centro del suo scudo, l’Egida, donatole dal padre. Qui c’è una piccola curiosità: avete mai sentito dire “essere sotto l’egida di qualcosa o qualcuno”? Questa espressione viene usata per dire che si è sotto la protezione di quel qualcosa o di quel qualcuno e deriva proprio dal nome dello scudo di Atena!

Come altro esempio della generosità della dea possiamo citare il suo contributo, o meglio i suoi contributi, alle avventure degli Argonauti. Tanto per iniziare, è lei che ispira Argo nel costruire la grande nave che porterà gli Argonauti alla conquista del vello d’oro; poi dona alla nave una prua con la particolarità di essere parlante, ricavata dalle sacre querce di Dodona. E sempre nell’ambito delle Argonautiche, è lei a cucire il magnifico mantello di Giasone, nonché intervenire più volte a supporto dei marinai per garantirgli di portare a termine la missione.

La nascita della dea Atena

Ora faremo qualche passo indietro per raccontare la nascita di Atena, o Minerva.

Il padre degli dèi si invaghì dell’oceanina Meti, figlia di Oceano, e tentò in tutti i modi di farla sua, ma lei gli sfuggiva continuamente, assumendo forme svariate; questo è un dono tipico delle divinità acquatiche. Ma nulla è mai riuscito a mettere un freno alla volontà di Zeus, infatti Meti restò incinta. Meti è detta essere la prima “sposa” di Zeus, ma non nel senso di unione in matrimonio, ma proprio nel senso di “prima volta”. Eh già, la mitologia greca ci ha lasciato anche questo dettaglio. 

Prima del parto però, Zeus fece una cosa che nessuno si sarebbe aspettato, visti gli abusi che il padre perpetrava ai suoi fratelli maggiori: inghiottì l’oceanina. La sua “scusa” era scongiurare una profezia che gli aveva predetto che da Meti egli avrebbe avuto una discendenza potente e saggia, e un figlio che, più forte di lui, lo avrebbe detronizzato. Questo episodio fa guadagnare a Zeus l’epiteto di Metieta, che significa “il saggio”, poiché Meti, all’interno del suo corpo, lo consiglia sulle scelte giuste da fare.

Quando giunse il momento del parto, il tonante fu colpito da un terribile mal di testa, per cui si fece colpire al capo con una scure da Prometeo, o da Efesto, a seconda della fonte. Ed ecco che dalla testa di Zeus balzò fuori Atena, dea già adulta e con indosso l’armatura. La vicenda si svolse sulle rive del lago Tritonide (a volte detto fiume), motivo per cui uno degli epiteti di Atena è la tritogenea.

Pallade Atena - l'origine del Palladio

Il Palladio , statua di Pallade amica della dea Atena (dea Minerva)
Il Palladio

Altro “soprannome” con cui spesso ci si riferisce alla dea Atena è “Pallade“; la dea lo porta in segno di lutto e ora vi narriamo la storia.

Come abbiamo detto sopra, Atena viene alla luce sul lago Tritonide e, dopo la sua nascita, fu “adottata” dal dio Tritone, che la allevò insieme a sua figlia Pallade. Le due fanciulle crebbero insieme, giocando e istruendosi nell’arte della guerra. Un giorno però, durante una battaglia amichevole tra le due, Zeus andò in ansia per Atena, preoccupato che il colpo che Pallade stava per sferrare potesse ferirla. Così il Tonante calò il suo scudo sulla figlia, cosa che distrasse Pallade, che venne colpita da Atena. Pallade restò uccisa.

Atena, straziata dal senso di colpa e dal dolore per la morte dell’amica, volle renderle un omaggio: scolpì una scultura di legno che ritraeva Pallade e la adornò con l’infausto scudo. La scultura fu chiamata Palladio. Il Palladio era una raffigurazione imponente, di manifattura rozza, con le gambe quasi fuse e difficilmente individuabili; sulla sua origine esistono fonti molto diverse, secondo alcune fu ricavato dall’osso della spalla di Pelope, ma l’elemento comune è la sua funzione: la città che possedeva il Palladio non poteva essere attaccata.

Vi starete chiedendo se l’elemento chimico, il palladio, prenda il nome da questa vicenda; non proprio, o meglio, non direttamente. L’elemento chimico è stato chiamato così in onore dell’asteroide Pallade, che però fu chiamato così per la vicenda appena raccontata.

Il litigio tra Atena e Poseidone per Atene

Atene non ha avuto la sua dea a proteggerla fin dall’alba dei tempi; quando regnava Cecrope, primo re dell’Attica (che sotto il suo regno di chiamava Cecropia), gli dèi iniziarono a dividersi alcune città per avere il proprio culto celebrato in luoghi specifici. Poseidone giunse in Attica e per stabilire la sua supremazia, con un colpo di Tridente fece sgorgare un mare nel bel mezzo dell’Acropoli, l’Eretteide. Poi però arrivò la dea Atena, accompagnata da Cecrope che doveva testimoniare la sua presa della città, e il suo gesto simbolico fu quello di piantare un olivo nel recinto del Pandrosio.

Atena e Poseidone litigarono e lottarono a lungo per la città, finché Zeus decise di intervenire e chiamò tutti i dodici dèi come giudici (secondo alcune versioni i giudici furono Cecrope e Cranao o Erisittone). Il giudizio finale fu che la città spettava ad Atena, poiché Cecrope testimoniava che fu lei a reclamarla per prima. E così la città fu chiamata Atene, dal nome della dea. Ma Poseidone non accettò la resa ben volentieri; si arrese sì, ma non prima di aver allagato la pianura Triasia e aver sommerso tutta la regione dal mare.

Erittonio

Erittonio fu un re di Atene e fu allevato dalla dea Minerva; alcune fonti dicono che sia figlio di Poseidone (Nettuno) e Attide, mentre altre vogliono che sia figlio di Efesto (Vulvano). La storia è che un giorno Efesto, appena dopo che scoprì che sua moglie Afrodite (Venere) lo tradiva con Ares (Marte), fu pervaso dal desiderio per Atena e tentò di violentarla. La dea però si scansò, ma il seme di Efesto finì sulla sua gamba; lei se lo pulì con sdegno, gettandolo sulla terra.

Convinta che la storia fosse finita lì, tornò alla sua vita normale ma quel seme fecondò la terra e nacque un bimbo, Erittonio, appunto. Atena lo prese e lo pose in un cesto di vimini e, di nascosto, lo allevò nel suo recinto sacro, affidando la guardia del cesto alla sua ancella Pandroso, figlia di Cecrope. Questa vicenda è narrata nel mito della cornacchia, a sua volta raccontato nel mito di Apollo e Coronide. Una volta cresciuto, Erittonio divenne re di Atene.

Scena del mito di Apollo e Coronide in cui si intreccia il mito della cornacchia che spia le ancelle di Atena
La cornacchia sorveglia Erittonio e le figlie di Cecrope

Ti è piaciuto questo articolo?

Clicca sulle stelline per votare!

Average rating 1 / 5. Valutazioni: 1

Ancora nessuna valutazione! Sii il primo a votare.

1
(1)
guest

0 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Lascia un commento, ci piacerebbe sapere cosa ne pensi!x