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LE GORGONI

Le Gorgoni sono tre creature demoniache e mostruose della mitologia greca e i loro nomi sono: Stenno, Euriale e Medusa. Esse nascono da Forci (o Forco) e Ceto. Seguendo questo link potete consultare una mappa concettuale ad albero genealogico e comprendere meglio le loro origini. La dimora delle Gorgoni si trova più o meno dove si trovano le Esperidi, la quale, a seconda della versione, è detta o sul monte Atlante, oppure in Libia. In linea di massima quindi possiamo collocarle nell’Africa nord-occidentale; infatti Perseo, dopo aver ucciso Medusa e tornando in patria, fa una sosta da Atlante e poi si dirige in Etiopia. Tornando alle Gorgoni, le prime due sono immortali, mentre Medusa invece non ha questo dono.

Esse sono sorelle delle Graie, del Drago Ladone e di Echidna. Se conoscete un po’ la mitologia greca, vi sarà subito evidente che tutta la discendenza di Forco e Ceto ha connotazioni “mostruose”. Forco e Ceto infatti sono creature marine dall’aspetto spaventoso; il primo è una divinità primordiale degli abissi mentre l’altra è la divinità primordiale dei mostri marini. Ma anche loro hanno ereditato questi aspetti aberranti, dalla madre Gea (la Terra), che nel dna dei suoi figli, che spesso hanno forme striscianti, lascia quasi sempre un legame con la terra e la natura.

Descrizione delle tre Gorgoni

Le gorgoni, Stenno, Euriale e Medusa sorvolano statue pietrificate
Le tre Gorgoni

Apollodoro descrive le Gorgoni come fanciulle con spire di squamosi serpenti al posto dei capelli, munite di zanne di cinghiale e mani di bronzo. Tutte e tre posseggono la dote per cui è particolarmente famosa Medusa: quella di pietrificare chiunque incroci il loro sguardo. In più esse hanno anche un paio di ali dorate con le quali possono volare. In aggiunta, osservando le loro rappresentazioni sugli antichi vasi, possiamo vedere delle enormi teste rotonde con dei grandi e quasi ipnotizzanti occhi, bocche giganti e ampie lingue.

Di questa testa particolarmente grande ci fornisce conferma anche Esiodo, il quale, nell’opera “Lo Scudo di Eracle”, racconta di come la sola testa di Medusa sovrasti interamente Perseo. Esiodo aggiunge anche che la Gorgone (Medusa) è vestita con un sacco d’argento decorato con frange dorate.

Bene, quindi abbiamo capito che tutte e tre erano come si è sempre descritta solamente Medusa; qui c’è da fare un po’ di chiarezza. Secondo Esiodo infatti, le Gorgoni sono tre, cioè Stenno, Euriale e Medusa, mentre secondo Omero la Gorgone era una sola.

Più tardi poi, con i poeti classici, subentra il mito secondo cui Medusa fosse un tempo una splendida fanciulla, di cui si innamorò il Dio Poseidone. Ovidio, in “Le Metamorfosi”, segue questa tradizione e, nel raccontare le avventure di Perseo, parla appunto solo di Medusa. Sostiene che sia stata Atena a trasformare i suoi bellissimi capelli di un tempo in questo groviglio strisciante, poiché la povera Medusa era stata stuprata da Poseidone nel suo tempio e la Dea aveva ritenuto opportuno punire Medusa per l’accaduto, piuttosto che Poseidone, rendendola quindi mostruosa.

Da questa unione con Poseidone “nascono” Pegaso, il cavallo alato, e Crisaore; “nascono” è tra virgolette perché più che nascere, balzano fuori dalla testa mozzata di Medusa.

Perseo e Medusa

Perché Perseo uccide Medusa?

Ok, ma perché Perseo ha ucciso Medusa? Beh, per un giochino del “destino”. Il re di Serifo, Polidette, è innamorato della madre di Perseo, Danae, ma non vuole farsi avanti quando nei paraggi c’è il vigoroso eroe. Quindi cerca in tutti i modi di mandarlo via per un po’ di tempo e l’occasione gli si presenta quando raccoglie i suoi amici, ai quali chiede se vogliono partecipare ad una colletta per la dote di nozze di Ippodamia. Perseo, uomo d’onore, non solo non rifiuta, ma aggiunge che avrebbe accettato anche se gli avesse chiesto la testa di Medusa.

Era probabilmente un modo di dire, così come quello citato da Giasone quando Pelia gli chiede cosa avrebbe fatto se avesse saputo che un uomo lì presente lo avrebbe ucciso e lui risponde che lo avrebbe mandato a cercare il vello d’oro. E quindi, così come Pelia spedisce Giasone a cercare il vello d’oro, Polidette incarica Perseo di andare a tagliare la testa di Medusa. Però esistono anche alcune versioni che sostengono che sia stata Atena a decapitare Medusa, perché lei aveva osato gareggiare con lei in bellezza.

Perseo uccide Medusa

Le Graie condividono il loro unico occhio
Le Graie si passano l'occhio

Perseo quindi si assume questa responsabilità e si mette subito alla ricerca delle Gorgoni. Per scovare le tre fanciulle si serve delle Graie, sorelle e custodi delle Gorgoni. Le Graie sono anch’esse creature ambigue, nate già con un aspetto da anziane e i capelli bianchi; la cosa più particolare della Graie è che condividono un solo occhio (secondo alcuni anche un solo dente). Perseo cattura questo occhio e lo usa per ricattare le Graie con lo scopo di farsi rivelare dove trovare le Gorgoni. Una volta ottenuta l’informazione, restituisce l’occhio e vola via.

L’eroe trova le fanciulle addormentate, non prima di aver percorso un sentiero costellato di statue pietrificate. Perseo quindi procede subito a mozzare la testa di Medusa, evitando di guardarla e seguendo solo i riflessi nel suo scudo di bronzo. Dal collo di Medusa balzano fuori Crisaore e Pegaso, come abbiamo accennato sopra. A questo punto le altre due Gorgoni si destano ed entrano subito in azione, ma Perseo è già volato via sui suoi calzari alati, reso invisibile dall’elmo dell’invisibilità. Concludiamo questo articolo lasciandovi un link per ammirare la scultura di Benvenuto Cellini che raffigura Perseo con la testa di Medusa.

Perseo e Medusa: Perseo vola con la testa di Medusa in un sacco
Perseo con la testa di Medusa nel sacco

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