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IL MITO DI PAN E SIRINGA

Il mito di Pan e Siringa è uno di quei racconti che lasciano davvero a bocca aperta, perché nasconde non una, ma ben due di quelle che noi chiamiamo curiosità mitiche. La storia, intrisa di passione e trasformazione, ha come protagonisti una ninfa di nome Siringa e Pan, il dio con la zampogna, che si invaghisce perdutamente di lei. Il racconto si svolge tra inseguimenti e trasformazioni, e culmina con la creazione di uno strumento musicale che prende il nome proprio dalla ninfa: il flauto di Pan, noto anche come siringa di Pan.

Ma ciò che rende ancora più affascinante questa vicenda è il fatto che questo strumento musicale, in apparenza semplice e primitivo, è considerato l’antenato di una delle sonorità più iconiche della musica tradizionale, quella della zampogna. E curiosamente, in greco, la zampogna prende il nome di ‘siringa‘!

Il mito di Pan e Siringa

Tra i maestosi monti dell’Arcadia, un angolo selvaggio e incontaminato della Grecia, vive una Naiade di nome Siringa. La ninfa è devotissima ad Artemide, la dea della caccia (che per i romani prende il nome di Diana) e per questa ragione ha fatto un voto solenne di rimanere vergine, proprio come la sua dea protettrice. Un giorno, però, il dio Pan, signore dei boschi, dei pastori e delle creature selvagge, si innamora perdutamente di lei.

Pan è una divinità dalla natura istintiva e primordiale, metà uomo e metà capro, conosciuto per la sua sensualità sfrenata e per la sua passione irrefrenabile. Quando vede Siringa, il suo desiderio per la ninfa cresce immediatamente e, incapace di resistere, decide di conquistarla. Tuttavia, la devota Siringa, fedele al suo giuramento di castità e alla sua devozione verso Artemide, respinge le avances del dio e, con il cuore colmo di paura, scappa via.

Il dio con la zampogna Pan, immagine per il mito di Pan e siringa
Il dio Pan

Ma Pan, accecato dall’amore e dal desiderio, non si dà per vinto e inizia a inseguirla. I due corrono senza sosta attraverso le fitte foreste e le verdi valli dell’Arcadia, finché la fuga della ninfa si interrompe bruscamente sulle sponde del fiume Ladone. Lì, con il cuore che batte all’impazzata e la paura che le mozza il respiro, Siringa implora la divinità del fiume di salvarla, chiedendo di essere trasformata in qualcos’altro pur di sfuggire al suo inseguitore.

La siringa di Pan

Le preghiere di Siringa vengono ascoltate, e il miracolo si compie proprio all’ultimo istante. Quando Pan sta per raggiungerla e afferrarla, la ninfa svanisce davanti ai suoi occhi, trasformandosi in un fascio di sottili canne palustri che ondeggiano leggere al soffio del vento. Il dio, confuso e sconvolto, stringe tra le braccia quelle canne, ignaro di ciò che è appena accaduto. La delusione lo travolge: l’amore che l’aveva spinto a inseguire la ninfa si trasforma in malinconia.

Ma proprio in quel momento, un suono inatteso rompe il silenzio. Il vento, soffiando tra le canne che Pan tiene ancora tra le mani, produce una melodia dolce e struggente, come un lamento che sembra provenire dalla stessa Siringa. Affascinato da quella musica naturale, Pan decide di conservarne il ricordo. Taglia allora alcune di quelle canne e le lega insieme, disponendole a diverse lunghezze per poter ricreare quel suono incantato che tanto lo aveva colpito.

Pan e Siringa - il mito del flauto di pan, o siringa di Pan, precursore della zampogna
Il flauto di Pan

Nasce così la siringa di Pan, o flauto di Pan, uno strumento che diventa il simbolo della musica pastorale e del legame eterno tra uomo, natura e divinità. La sua voce, semplice ma profonda, continua a riecheggiare in molte culture del mondo, mantenendo viva la memoria del mito.

Dal flauto di Pan alla zampogna

Col tempo, grazie a successive evoluzioni e miglioramenti del flauto di Pan, si sviluppa un altro strumento, più complesso ma figlio della stessa ispirazione: la zampogna. Tipica della tradizione musicale italiana, la zampogna conserva ancora oggi il legame con il mondo dei pastori e con la leggenda di Pan e Siringa. E non è affatto un caso che, in greco antico, la parola siringa (σύριγξ) significhi proprio “zampogna”, a testimonianza di un legame che unisce mito, musica e memoria attraverso i secoli.

Immagine di una zampogna che deriva dal mito di Pan e Siringa, con protagonista il dio con la zampogna
La zampogna
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